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Padel, preparazione atletica ed infortuni

Il padel è uno sport in grande espansione in tutto il mondo, nato in Messico nel 1970 si è poi diffuso in tutto il sud America. In Europa è sbarcato negli anni 90 diffondendosi principalmente in Spagna dove ha avuto un grandissimo successo (1). E’ infatti la Spagna la nazione ad oggi (febbraio 2021) a vantare il maggior numero di atleti nella classifica top 100 internazionale, sia nella categoria maschile che femminile (www.worldpadeltour.com). Anche in Italia il movimento è in grande crescita, e nel 2020 per la prima volta nella storia il World Padel Tour ha fatto tappa nel nostro paese, a Cagliari, suscitando grande interesse. Sempre più praticanti si affacciano a questa disciplina che da una moda sta diventando una vera e propria realtà. Trovare un campo da padel dove poter giocare con i propri amici è sempre più semplice, inoltre la facilità di apprendimento del gioco dà la possibilità a tutti di potersi divertire tenendosi in forma.

  • modello prestativo del padel ed infortuni

Il padel si gioca 2 contro 2 su un campo più piccolo rispetto al tennis (10x20m), particolarità di questo sport è data dalla presenza delle pareti sulle quali si può far rimbalzare la palla, queste caratteristiche rendono il gioco più veloce e gli spostamenti più brevi. E’ caratterizzato quindi da molti cambi direzione durante la corsa con tante frenate e torsioni. Queste sollecitazioni potrebbero avere un impatto negativo a livello articolare. A differenza del tennis il servizio viene svolto dal basso, questo potrebbe proteggere la spalla da lesioni, ma il polso e l’avambraccio risultano però più sollecitati in questo gesto. Infine la natura unilaterale del padel potrebbe causare adattamenti muscoloscheletrici asimmetrici tipici di questa categoria di sport (1).

Essendo uno sport “giovane” il padel non vanta molti studi scientifici riguardo la preparazione fisica, invece per quanto riguarda l’epidemiologia degli infortuni si fa riferimento principalmente a studi svolti sul tennis. Da una ricerca spagnola di Castillo Lozano e colleghi, svolta nel 2017, su 113 giocatori di padel di vario livello (54 maschi e 59 femmine) è emerso che l’85,4% di essi hanno riportato infortuni nella pratica di questo sport. Gli infortuni hanno interessato principalmente il gomito e la schiena nella zona lombare, seguiti poi da ginocchio e spalla. Le donne hanno registrato una incidenza maggiore di infortuni (il 94,9%) rispetto agli uomini (il 75,9%). Differenze significative tra i generi sono state registrate riguardo l’infortunio al polpaccio con le donne che hanno avuto una probabilità maggiore (il 22%) rispetto agli uomini (il 5,6%). Questa differenza di genere a detta degli autori dello studio può essere associata al fatto che le donne richiedono una maggiore attivazione del muscolo gastrocnemio per stabilizzare l’articolazione del ginocchio (generalmente più lasso rispetto agli uomini), questa iperattività potrebbe quindi andare a danneggiare i muscoli del polpaccio (1). Come accade per il tennis anche nel padel la ripetizione di specifiche azioni e gesti può portare a diversi tipi di infortuni muscoloscheletrici, infatti in accordo con altre ricerche sul tema, sempre nel lavoro di Castillo Lozano è emerso che l’epicondilite laterale (il cosiddetto gomito del tennista) risulta essere l’infortunio più comune da sovraccarico, soprattutto nei giocatori ricreativi (1; 2). Lo sviluppo di epicondilite laterale sembra inoltre essere associato ad una tecnica impropria (3). Per quanto riguarda gli infortuni al ginocchio è stato documentato che lesioni al legamento collaterale laterale e al menisco mediale sono più frequenti nei giocatori di sport con racchetta rispetto ad altre discipline (4). Anche lesioni a carico del legamento crociato anteriore, dolore femoro rotuleo (principalmente nelle femmine) e tendinopatia rotulea (“ginocchio del saltatore”) sono molto comuni in questi sport (5; 6). Invece per la schiena, la causa più comune di dolore negli sport con racchetta è collegata a stiramenti lombari (5).

  • La DB Training e il padel, preparazione fisica e prevenzione

Dal 2019 lavoriamo come preparatori fisici in questo sport, sia con atleti di alto livello che con amatori, sviluppando e studiando programmi di allenamento specifici ed individualizzati in base alle caratteristiche dell’atleta. Una buona preparazione fisica, insieme a quella tecnica, è indispensabile per innalzare il proprio livello di gioco e per prevenire gli infortuni che sono il vero nemico del padel. Un giocatore di padel dal punto di vista fisico deve avere una ottima rapidità e coordinazione per muoversi in modo agile in uno spazio ristretto condiviso con il compagno. Le sponde possono imprimere alla palla diverse traiettorie che richiedono un ottimo livello di agility al giocatore, per agility si intende il repentino cambio di direzione e velocità in relazione ad uno stimolo improvviso. Le partite hanno durata variabile, in media una partita equilibrata può superare anche l’ora e mezza di gioco, richiedendo quindi all’atleta una buona resistenza aerobica che consiste nella capacità di eseguire un lavoro per un periodo di tempo prolungato sopportando l’affaticamento. La fatica oltre ad avere un impatto negativo sulla performance può aumentare il verificarsi di infortuni. Come abbiamo visto il padel è uno sport unilaterale e nei nostri programmi di allenamento lavoriamo per mantenere il corretto equilibrio muscoloscheletrico nell’atleta. Questo attraverso una preparazione fisica completa che interessi tutto il corpo, evitando quindi il verificarsi di squilibri tra lato dominante e non. Molta attenzione durante le nostre sedute è rivolta all’allenamento del “core” e della mobilità articolare. Per “core” si intende la muscolatura compresa tra busto e bacino, essa costituisce la colonna portante del nostro corpo. Una buona stabilità di questa zona è fondamentale per il benessere fisico della persona e ancora di più nell’atleta, un “core” forte infatti oltre ad aiutare il mantenimento della giusta postura corporea è indispensabile durante il movimento aiutando il giocatore a svolgere un gesto tecnico nel modo migliore e più efficace possibile. Al contrario un “core” debole può portare ad adattamenti errati con ripercussioni negative anche sotto l’aspetto tecnico aumentando di conseguenza il rischio di infortuni. Riguardo questo tema un recentissimo studio del 2021 di Skundric e colleghi ha evidenziato come la stabilità del “core” sia fondamentale per prevenire il dolore alla bassa schiena, zona molto sollecitata in questo sport con un’alta incidenza di infortuni come abbiamo visto precedentemente (7). Anche la mobilità articolare è una capacità motoria che nessun giocatore di padel dovrebbe sottovalutare. Avere infatti una buona mobilità è fondamentale per l’atleta, oltre che dal punto di vista funzionale anche per quanto riguarda la prevenzione. Per questo siamo molto attenti nell’allenare questa capacità, dando ai nostri atleti la possibilità e i mezzi per migliorare anche sotto questo aspetto.

Obiettivo del nostro lavoro è quello di aiutare gli atleti, dall’amatore alle prime armi all’esperto che compete a livello agonistico, a migliorare la propria performance in questo sport diminuendo il rischio di infortuni. Questo attraverso il costante studio di protocolli di condizionamento fisico specifici per questa disciplina, che diano la possibilità di raggiungere il più alto livello di gioco possibile senza sottovalutare il benessere fisico dell’atleta.

BIBLIOGRAFIA

  1. Castillo-Lozano R, Casuso-Holgado MJ. Incidence of musculoskeletal sport injuries in a sample of male and female recreational paddle-tennis players. J Sports Med Phys Fitness. 2017 Jun;57(6):816-821. doi: 10.23736/S0022-4707.16.06240-X. Epub 2016 Feb 12. PMID: 26954572.
  2. De Smedt T, De Jong A, Van Leemput W. Lateral epicondylitis in tennis: update on a etiology, biomechanics and treatment. Br J Sport Med 2007;41:816-9.
  3. Hatch G, Pink M, Mohr K, Sethi P, Jobe F. The effect of tennis racket grip size on forearm muscle firing patterns. Am J Sport Med 2006;34:1977-83.
  4. Majewski M, Susanne H, Klaus S. Epidemiology of athletic knee injuries: A 10-year study. Knee 2006;13:184-8.
  5. perkins R, Davis D. Musculoskeletal injuries in tennis. Phys Med Rehabil Clin N Am 2006;17:609-31.
  6. Benjaminse A, Gokeler A, Fleisig GS, Sell TC, Otten B. What is the true evidence for gender-related differences during plant and cut maneuvers? A systematic review. Knee Surgery, Sport Traumatol Arthrosc 2011;19:42-54.
  7. Skundric, Gojko, Veljko Vukicevic, and Nikola Lukic. “Effects of Core Stability Exercises, Lumbar Lordosis and Low-Back Pain: A Systematic Review.” Journal of Anthropology of Sport and Physical Education 5.1 (2021): 17-23.

Autore: Tiziano Del Bono, laureato magistrale in “scienza e tecnica dello sport” presso l’Università degli studi di Roma “Foro Italico”. Qualifica di istruttore personal trainer senior 2°livello FIPE, allenatore nuoto 2°livello.

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